Anassagora e Pascal indugiavano tra gli infinti, grande e piccolo. Kant inneggiava al sublime, mentre Hegel bollava tali commerci col “cattivo” infinito come oziosi e aconcettuali, e dava ad Haller sostanzialmente del palloso, per poi salvarlo in extremis.
Il video dà qualche vertigine, anche se l’infinito resta infinitamente lontano.